-Guido Priano-
L’INGANNO DI IO dom 29-09-24 h 07_55
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1.
dom. 29-09-24 h 07:55
IO parla:
-Non avrai altro dio
all’infuori di me, dal nome IO,
ascoltami con cura
rispondimi con deferenza
osserva le MIE leggi
soprattutto se contrarie alla TUA vita
Lamenta dolori sognati
inesistenti fantasmi in armadi socchiusi
mostri sotto al letto che rimuginano insistenti,
Lamèntati del sole
e del sereno
Vengo chiamato in molti modi
possiedo tutti i titoli e le investiture
perché sono IO!-
2.
lun. 30-09-24 h 08:42
IO pensa:
-Il MIO pensiero primo
è e sarà sempre per me
non piego la schiena
né le MIE ragioni
MAI ci sarà un NOI,
fino al MIO ultimo respiro
urlerò solo IO!-
IO è il Dio più SOLO,
e triste la sua fine…
3.
merc. 02-10-24 h 08:16
dom. 06-10-24 h 08:24
IO afferma:
-Ho preteso
Pretendo
Pretenderò
l’attenzione che spetta
ad un Dio come ME
Non sarà MAI concesso alcuno spazio
non avrai altro vento
che la parola di IO
Dovrà ogni essere
accorgersi della MIA Solitudine
delle MIE Sofferenze
provandole su di sé
per mano MIA-
Indifferente Pretesa
nel tormento dato
all’animale innocente
da Vile mano Pensante
cattiva come la regolarità dei giardini
e le più ottuse scritture a mano
Uomini contro sé stessi
in linea con le leggi della Natura
non dell’Amore Umano
avvelenato da futili edulcoranti
insaporitori risarcitori dell’ego
e silenzi che fasciano di spesse muffe
le pareti delle famiglie
La Parola autentica
affiora dalla terra
come acqua di radice…
4.
lun. 07-10-24 h 08:59
Triste finale
del delirante patetico teatro umano
che ossessivo
pretende di sostituirsi alla Natura
dichiarandola “ILLEGALE”.
5.
merc. 09-10-24 h 12:56
I Difensori dei Bifolchi
ritrovano moltiplicato nella loro discendenza
l’odore trasversale della malversazione
I Malandrini ruba galline
terminano la loro carriera
producendo stitiche uova
nel pollaio dei Pazzi
I Pazzi che si accompagnano ai Criminali
divorano con avida voracità
le uova che gli hanno cucinate e servite
dopo averle prodotte
Ma altri e nessuno
sono coloro che ruttano e ridono
mentre sorelle, mogli e madri
svendono i loro slabbrati pertugi
masticando a bocca aperta
Dal treno che si allontana
un bambino fa “ciao” con la manina…
6.
sab. 12-10-24 h 08:03
Quanto più si afferma
lo stentoreo nome di IO,
quanto più svanisce
lo sguardo buono
e il sorriso della Compassione
Quanto più sorge e risorge
la Personalità
quanto più tramonta
ogni luce della Persona
Quali sofisticate Necessità
reclama capriccioso IO
gettando le carte truccate di MIO!
Punti esclamativi e interrogativi
erodono simili a mareggiate…
7.
ven. 18-10-24 h 07:54
Spirito Immondo
naufrago della Vita
trascorro ogni istante
piegando con cura
pettinando e profumando
pulendo e arieggiando.
Tutto DEVE ESSERE
come comanda IO!
Altre formiche accorreranno
al MIO capezzale
sistemando a dovere.
Morte, fango estremo
del gocciolare putrefatto
radici, non più stupide frasi,
e nebbie evaporate dagli alberi…
8.
mart. 19-11-24 h 07:37
Manifesti del dio minorato:
IO spezzo ogni tua certezza
la getto in un angolo
sostituendola con le MIE leggi
IO devasto la tua salute
curandola poi a caro prezzo
con la MIA finta medicina
Infine ti rinchiudo
nelle mie galere di specchi e schermi
a “godere” con me
del MIO sole a quadretti
Ci può essere delirio più perfetto?
9.
dom. 01-12-24 h 08:47
IO,
dio che pretende
spreca gli anni propri
e quelli che riesce a rubare
Incolpa sempre l’esterno
non imparando dall’errore commesso
Si trasforma in muro inutile
contro l’acciaio
Mai contento
invidia e disprezza
chi conosce la misura dell’Abbastanza
Si trascina credendosi Immortale
e poi soffoca vedendo svaniti
gli anni migliori, per sua unica colpa
Triste o Stupido?
Vanesio o Ingrato?
Ladro? Malvivente?
10.
mart. 03-12-24 h 07:54
sab. 07-12-24 h 05:43
IO
uomo che ha eletto sé a dio autoreferenziale
non risponde al cuore né alla mente
ignora e osserva morire senza porsi domande
se non quelle che crea per o contro di sé
Nascono mostri umani evoluti
ma privi di ogni intelligenza emotiva
parassiti al volante
Essere per sé o contro di sé
l’insano amore dell’umano
selettivo e discriminatorio
solitario come il bianco ed il nero
Dimentico di ogni attenzione
privo di ricordo
ramo secco al trascorrere delle piogge e del sole
infelice questuante
alla ricerca di orecchie per i SUOI lamenti
Sferza basso
il vento del Natale
con i sorrisi feroci e falsi
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