RIUM LASCADIE PAAN poesie 1989 - 1999

                    - Guido Priano -



                   RIUM LASCADIE PAAN

                   Poesie 1989 - 1999


29/30-01-92

Molte mani
agguantano la luna
e la spremono
facendo cadere sul mondo
pallide gocce di malinconia.

Vecchi film
colano dalle facce smorte
di coloro che sono stati bagnati.

Charlot
va a spiaccicarsi
sulla Terra.





Dom.01-03-94 h 23:12

CRONACHE   

1.
BRACCIA
AFFERRANO,
VOLENDO COSTRINGERE...
BRACCIA
COSTRETTE...

Questi
i titoli
per la prima pagina
ma il giornalista
piange
perchè deve parlare
di sè stesso
denunciando
un crimine
da lui commesso.





Sab. 30-04-94 h 22:42

2.

In un lurido vicolo,
lattine strangolate
carte oleate
bucce marcescenti
umanità
divenute
compagne di sventura
di involucri
un tempo pieni di nutrimento
bevuto
o ingozzato
distrattamente.

Dopo il crimine,
stomaci sazi
uccidono
ciò che rimane
abbandonandolo
morente
sul terreno.

Questo povero cronista
scriverà il seguente titolo
“OMICIDIO A SCOPO DI RAPINA”





Lun. 02-05-94 h 21:51

3.

Titolo:
“LA CONSOLAZIONE
DI UN PIANTO
E’ NEGATA
DALLA PRIGIONIA
DI LACRIME DERELITTE.
COSI’ FORMICHE
INARRESTABILI
PERCORRONO
CORPI OPPRESSI”.





Merc. 20-04-94 h 22:55

PAESAGGI DISTORTI

1.
Il nulla,
ha lasciato il serpente
che non può entrare nella Chiesa.

Il serpente
non  può entrare nella Chiesa
perchè essa è difesa
dal nulla.





‘94

2.
Molti serpenti
sono resi vermi
da smisurati
viscidi sentieri
che fendono in due
la foresta.

Molti serpenti
cercano di sfuggire
alla decapitazione
tentando molte strade,
ma sono troppo tortuose
per loro.

Allora si illudono
e diventano
a loro volta
viscidi sentieri
sui quali
altri serpenti
passeranno innumerevoli volte,
alla partenza del viaggio
e al loro ritorno.

Poi anch’essi diventeranno
sentieri
sui quali passeranno
altri serpenti
resi vermi
dai reali
viscidi sentieri.                                               





 ‘94

3.
Da tempo immemorabile
capita di incontrare nell’incedere
un’angusta piazzetta
sovrastata da case,
sventrata a metà
da un’umida buca.

Da tempo immemorabile
l’infante dice:
-Una volta c’era un albero,
poi fu strappato via-

L’adulto dice:
-E’ sempre stato così-

L’infante dice allora con angoscia:
-E’ così brutto e terribile!-
E ancora:
-L’albero dovrà nascere,
altrimenti mancherà qualcosa.
Non può rimanere quella buca
per sempre!-

Ma l’albero non è mai esistito
e non può esistere
in quella angusta piazzetta.

L’infante però lo vedrà ugualmente
con il segreto dolore
dell’inadeguatezza.





 ‘94

4.
Un piccolo essere
ancora immaturo
viene decapitato
in maniera atroce
da un altro essere
di dimensioni enormi
e già maturo
da tempo.

Quando due piccoli
fiori innocenti
si schiudono dolcemente
ai primi raggi di sole,
scorgono ancora
la visione orrifica.

Rabbia, frustrazione,
sete di vendetta!

-Il piccolo essere
non dovrà morire
perchè non aveva colpe
se non quella di essere
cresciuto nei meandri
più nascosti e caldi
della foresta,
per poi esserne cacciato via!-
Affermano i due piccoli fiori.

-Mentre  si allontanava
verso l’esilio insicuro
voleva tornare nell’interno della foresta
percorrendo il viscido sentiero
che collegava l’interno
con l’esterno,
quel viscido sentiero
che lo stava cacciando via!-

I due piccoli fiori innocenti
allora sentenziano:
-Per rientrare
il piccolo essere
dovrà decapitare a sua volta
il grande essere,
usurpatore della foresta,
il quale ruba
a suo piacimento
i favori che spetterebbero
di diritto
al piccolo essere.

MORTE SIA, DUNQUE!-





Mart. 17-10-95 h 22:53                    

COCKTAIL DI  PSICOFARMACI

Cantilena
(freneticamente moderato)

2/4: LA-LI-LA  LA-LI-LA  LA-LI-LA  LA

Dov’è il rosso
dell’albero?
Dov’è l’albero
sulla parete blu?

Non c’è rosso!
Non c’è albero!
Non
c’è
parete
blu!

2/4: LA-LI-LA  LA-LI-LA  LA-LI-LA  LA

Verde novità
nessuna novità,
verde novità
nessuna novità,
verde novità
nessuna novità,
verde novità
nessuna novità!

Dov’è il reale
intento?
Dov’è l’intento
di una verità?

Non c’è reale!
Non c’è intento!
Non
c’è
una
verità!

2/4: LA-LI-LA  LA-LI-LA  LA-LI-LA   LA!!





 ‘95

Psicovalzer
(Presto)
Pazzo,
velocemente veloce
danzare,
strano,
lentamente lento
valzer.

3/4: TA-RI-TA  TA-TA-TA  TA-RI-TA  TA-RA-TA-RA-TA

no, non è così
no, non è così
sì, lo è,
rosso albero
parete blu
blu albero
parete rossa,
gioiose cancrene
di pensieri indispensabili
putrefazione,
lieto vomitare,
quartina:
gustoso disgusto
valzer appagante
catarro robusto
molto filante,

3/4: TA-RI-TA   TA-TA-TA   TA-RI-TA   TA-RA-TA-RA-TA

su parete blu!!
Su parete blu
su parete blu!!
Su, parete blu su,
parete blu!!
Indispensabili pensieri
sputati,
danzare
velocemente veloce,
pazzo
valzer,

3/4: TA-RI-TA   TA-TA-TA   TA-RI-TA   TA-RA-TA-RA-TA

lentamente lento
strano.

Strano?

No si si no.
Nosisino
nosinosi
sinosino
sisinono
sinosino.

Sottovoce però.

URLANDO!!!






Sab. 03-06-95 h 22:17

OSSESSIONI

1.
Sole rosso
striature
rosse striature
sole.

Cerchio infuocato
colori
cerchi
colori infuocati.

Sfondo nero
notte di giorno
giorno nero
sfondo di notte.

Sogno vero?
Sogno falso?
Sogno vero?
Sogno falso?

Completo niente
incompleto tutto
incompleto niente
completo tutto?

Sfondo nero
notte di giorno
giorno nero
sfondo di notte.





‘95

2.
Tante cose
tutte vere.

Tante cose
tutte false.

Poche cose
tutte vere.

Poche cose
tutte false.

Cerchi infuocati
su sfondo nero
cerchi infuocati
su sfondo nero.

Mari di nulla
tutti veri.

Mari di nulla
tutti falsi.

Mari di vuoto
tutti veri.

Mari di vuoto
tutti falsi.

Cerchi infuocati
su sfondo nero
cerchi infuocati
su sfondo nero.





 ‘95

3.
Ossessione
Ossessione
Ossessione
Ossessione.

Sempre e solo:


Ossessione
Ossessione
Ossessione
Ossessione.

Cerchi infuocati
sole rosso
cerchi infuocati
sfondo nero.

Cerchi infuocati
mare di nulla
cerchi infuocati
striature.

Sempre e solo:

Ossessione
Ossessione
Ossessione
Ossessione ...





Ven. 29-12-95 h 14:53

INCURSIONE

Evoluzione madre
di umana verità.

Vivisezione dell’uomo,
crudele
orrenda!
Vivisezione dell’uomo,
brutale
terrore!

Corruzione masticata
ossa massacrate.
 Bestemmie
crepitii.

Incursione...
incursione...
Razzia...razzia...
incursione...
incursione...
razzia...razzia...
incursione...
razzia
scorreria!

Evoluzione madre
di umana verità.

Esplosione di pianto,
eterno
trapasso!
Esplosione di pianto,
feroce
bagliore!

Zampillare costante
di bestiali squartamenti.
Stritolare assoluto
di rancori strazianti.

Incursione...
incursione...
Razzia...razzia...
incursione...
incursione...
razzia...razzia...
incursione...
razzia
scorreria!





Sab. 16-07-94 h 23:41

I  RICORDI  DEL FUTURO

1.
Amore,
passato e presente.

Pozzanghere di romanticismo
su strade parlanti.

Macchie di vivaci colori,
lunghe linee terminanti
sempre e solo


con

Amore,
presente e passato.





Lun. 18-07-94 h 22:59

2.

Silenzio.

Stridori interiori.

Sibilo.

Ferita!





Mart. 19-07-94 h 22:33

3.

Lungo,
lungo dondolante
languore,
nell’intensità
di lago
di limpidi
ma profondi occhi,
mentre
note
respirano.





Ven. 22-07-94 h 23:07

4.

Sospiri.

Poche cose,
in realtà
molte.

Sospiri.

Molte cose,
in realtà
poche.





Merc. 03-08-94 h 10:53

5.

Vuoto.


Senza angoscia.

Vuoto
di pace.





Lun. 15-08-94 h 23:46

6.

Ricordo

Colori.

Rosa e nero
labbra
antiche finestre.

Amore flessuoso
umido come
muri di segrete.

Ancora labbra
mani
respiri
che sono onde
mari col loro mugghiare
appassionato
ascetico.

Rimangono
ceneri
di un breve incontro
e parole mai dette.






Merc. 07-09-94 h 23:01

7.

Notti
biancheggiano
nell’attesa
del pagamento
di un antico debito.

Non potrà mai più
essere pagato
purtroppo.

Notti
si fanno scure
di sonno.





Ven. 09-09-94 h 23:18

8.

Urla
strepiti
tragedie
scenate
insulti!


Che ridere!






Giov. 29-09-94  h 23:15

9.

Graziose movenze:
occhi, mani, denti.

Colori emergono
da una macchia di nulla
e la cancellano.

Occhi, mani, denti
e dopo
mani, denti, occhi
e ancora
denti, mani, occhi.

Note corrono
come bambine contente,
qualcuna cade,
piange un po’,
poi si rialza
e raggiunge le altre.





Sab. 08-10-94 h 11:49

10.

Verbi
avverbi
congiunzioni
preposizioni.

Giro giro tondo...

parole maleodoranti
vagano senza meta
come barboni,
si nutrono
di qualsiasi cosa
e soddisfano i loro bisogni
nel mezzo di una folla
deridente e sprezzante.

Una folle filastrocca:
giro giro tondo...





Lun. 17-10-94 h 24:00

11.

Omeomerie

Il ragno
compie acrobazie
in uno
degli infiniti
microuniversi
contenuti
fra le quattro mura
di una stanza.

Può essere
una prigione,

o un sistema solare,
il quale è contenuto
da una casa
la quale è contenuta
da un quartiere
il quale è contenuto
da una città
la quale contiene
tanti ragni...

che compiono acrobazie...





Mart. 18-10-94  h 24:37

12.

Soli autunnali.


Sudari nei quali
si avvolgono
prima di trapassare
ingiallite
cartoline illustrate.





Giov. 22-12-94  h 23:44

13.

Nero  e bianco
bianco e nero.

Esplosioni di luce
accecano la ragione.

Nuovamente
nero e bianco
bianco e nero.

Deltaplani
di carta stagnola
spiccano il volo?

No,
non ancora
però già si avverte
il respirare tranquillo
di verdi
ed infinite
distese.





Dom. 01-01-95 h 23:38

14.

Tranquillità.

Serenità.

Nebbie si diradano
un caldo raggio di sole filtra.

Parole
in attesa
della scarcerazione
vengono ora finalmente
liberate.

Tranquillità.

Serenità.

Sole.


Parole libere.





Merc. 26-04-95  h 23:49

SPIAZZO

In un deprimente spiazzo
di periferia.

Siringhe
preservativi
bottiglie di birra
rifiuti.

Un uomo
fra essi?

Un rifiuto
tra essi?





Merc. 04-10-95  h 23:49

A CHIUSURA ERMETICA

1.

A volte,
è solo
niente con le gambe.





2.

Vite viola,
tumefatte
da parole come vespe.

Una farfalla,
per pochi istanti
su questo viola.

Poi,
un volo.

Tornerà?





3.

Invocazioni
d’amore.

Pallido amore
di morte.

Invocazioni
ad un quaderno chiuso
e terminato.

Invano.

E’ possibile l’impossibile?
E’ impossibile il possibile?

Sì.

E’ il dolore
della nascita.
Ma quanto
è stata desiderata!
Quanto!

Invano?

No.





4.

E’ sempre presente
chi non c’è.

E’ sempre assente
chi  c’è.

Non è forse troppo radicale?

Rosso e verde.

Perchè non rosso scuro
e verde chiaro
o viceversa?
E perchè non blu?

Forse
tutto è sempre presente
quando c’è
ed è sempre assente
quando c’è.

Non è forse troppo radicale?

Denti
ora sorridono
soffrendo?
Oppure soffrono
sorridendo?

Rosso e verde.

E’ un figurativo?
Un astratto?

Sì.

E’ un enigma?
Non lo è?

Sì.

Ha senso?
Non ne ha?

Sì.





21-10-95 h 23:10

MALEDETTO DAI MALEDETTI, MALEDETTO DAI BENEDETTI

Il cerchio

Vedo
una croce bruciare,
divinità cadere.

Muoiano
tutti i macabri vessilli
strumenti di morte!

Muoia
l’umanità seguace
dell’illusione!

Brucino
libri ritenuti
espressione superiore!

Brucino
rappresentazioni superiori!

Brucino
templi!

Bruci
tutto ciò
che è adorato immotivatamente!

Resti solo l’uomo!

Solo l’uomo.





Ven. 27-10-95 h 9:14

La parte oscura del cerchio

L’arrogante
provoca
urla di furia
e tremanti desideri
di vendetta.

Attira su di sè
scarlatte intenzioni
di sangue,
volontà di morte.

Nel deserto
dell’oppressione,
il miraggio
di una fresca
spremitura di carne!





Ven.  03-11-95  h 10:28

Soul loaf

Gatto bianco!
Nuoti in nero
di acque.

Equivale a dire
che gatto bianco
sei gatto nero
e nuoti  in bianco
d’acque?

Essere dagli occhi
ironici e seri!
Rispondi alla mia domanda
con un enigma chiarissimo:
-Equivale non equivalendo,
non equivale equivalendo!-

Mio socratico amico,
dimmi di più
te ne prego!

Ma i tuoi occhi
ironici e seri,
deridendo la mia sete
di verità assoluta,
parlano dicendo:
-Di più!-

Io,
ansioso ti chiedo:
-Di più cosa?-

Ridendo rispondi:
-Tu mi hai pregato
di dirti di più.
Io l’ho detto.
Contento?
Se ancora soddisfatto
non sei,
ti dirò
che io non sono
nè gatto bianco
e nè gatto nero
ma sono entrambi
al tempo stesso. -

-Ma che significa?-
Ti  chiedo.

-Significare
è verità
e verità
è non significare. -





Sab. 11-11-95 h 13:16

Verità

Gracile rosa
nell’immenso oscuro
di crepitio di pioggia.





Ven. 17-10-95 h 1:18

Forse...Sogno...

Forse...

1.

Amore
è  prima cosa.

Serenità
interiorizzata
nel cuore?

Forse.

Il futuro
può anche
essere ricordato.

Ma,
a chi giovano
paure invisibili
urlanti
imposizioni di solitudine?

Paura
è ultima cosa.

Amore
è unica cosa.

Ora e sempre.





2.

Teste cadono
per occhi
guardati e profondi.

Qualcosa di più?

Forse.

Il futuro
può essere,
ricordato.





Sab. 18-11-95  h 11:26

3.

Niente di più
che
niente di meno.

Scontato
segnale di verità.

Vicina fine
di lungo viaggio.

Intuizioni.





Dom. 19-11-95 h 13:29

...Sogno...

Una casa nera.

Milioni di rilievi.

Ghiaccio.

Fragile oscurità,
oscura fragilità.

Una porta della casa
si sta aprendo.

Colorate luci
suoni di cuore
cuccioli di gatto rosso.

Una casa nera
ma colorata.

Presto
verrà ridipinta
con pennelli
intinti
in colorate luci
suoni di cuore
cuccioli di gatto rosso.

Colori
di rinascita.





Ven. 08-12-95  h 24:41

Dietrologia

Morire
A mezzanotte,
Luce spettrale
Estenuante
Di dolore
E
Terribili
Tremori
Oscurati dal gelo.

Demoni e
Arcaici
Incubi.

Maleodoranti verità,
Assurdi
Liquami
Escrementi
Deserti
Essiccati
Tramite
Tremori
Infernali...

Misurabili
Allucinazioni
Libere con
Eremi
Disarticolati ma logici,
Ergastoli
Tormente con
Tranquilli soli
Omogenei.

Dietrologie
Angeliche ed
Infernali.

Biascicate
Evanescenze
Nervose,
Essenze
Disincantate
Eppure di sogno,
Traumi e
Tramiti
Invernali.


M

Macroscopico
Orgoglio
Risvegliato,
Infelice
Riesumazione di una
Esistenza ormai polvere.

A

Assoluto niente e l’ universo.

Mediatore
Esecrabile
Zittito da uno
Zaino nero
Abbagliante nel centro,
Novità
Oligofreniche,
Tardive
Tacite
Emozioni.

L

Liriche
Unicità umane,
Contestate
Evidenze poetiche.

Sacro e
Profano
Estremisti,
Turpi
Tramonti
Riservati
A
Liriche
Evidenze poetiche.
E

Errore,
Sofferente per
Tramonti nel nulla,
Evidenziato da
Nascoste pretese di
Unicità.
Amore
Nel
Tenebroso
Eremo.


D

Destino
Incompiuto.

Disastrosa verità
Ossessionante,
Libera di
Orgoglio e
Repulsione
Essiccata.

E

E non rimase nulla.

T

Trovato
E perso,
Ridicola
Ribellione
Inconcludente e
Biascicante parole
Incompiute,
Linearità enigmatiche
Invernali.

T

Terrore,
Ribellione
Eremo e
Mondo
Onirico lontanissimo,
Repellente
Inferno!

O

Oniriche
Sicurezze
Chiudono porte
Urtate
Rischiando dolori
Amorosi,
Timide sacralità
Inespresse.

Destino di
Amori
Legati.
Grandi,
Estese
Linee
Oscurate dal panico.

D

Distinguere
Eremo da
Morte
Oppure
Nulla da
Incompiuto?

E  sia!

A

Antici
Rimorsi,
Costanti
Amori
Incompiuti,
Costanti
Inferni.

I

Inesistenti
Notti,
Costantemente,
Umanità
Braccata da
Inespressività  evidente.

M

Morte
A mezzanotte,
Luce spettrale
Estemporanea
Oscurata
Dal cielo
Dell’aurora,
Onirica
Rinascita
Anteriore al
Niente
Travestito da
Invidia.


Verbi
E
Ricordi
Inseriti in
Tremendi
Amori.

A

A mezzanotte,
Sospensioni,
Suscitate da
Unicità,
Rinascite di
Doloranti
Intensità.

L

Libertà
Incanalata,
Quasi
Una diperazione
Alata,
Musica di mari notturni,
Infiniti.

E

Estremismo
Socializzante
Chitarre
Repellenti,
Maniacale,
Estremismo
Naturale,
Totale
Inespressione!

D

Dalla notte
Estrema,
Suoni di
Elevazioni
Riprovevoli,
Totale
Inespressione, invano urla!!


E


Estremismo
Solializzante
Sonorità
Incivili,
Costanti
Chiusure
Amorevoli urla e
Totale
Inespressione!

T

Terrore
Risvegliato per
Amore e
Morte,
Infiniti
Tormenti
Esecrabili.

T

Terrore
Risvegliato
E
Morte lenta di dolcezza
Ossessiva sulla
Riva di fiumi
Infermi.

I

Inverni
Notturni,
Fameliche solitudini,
Eremi disarticolati,
Raccoglimenti in
Nulla,
Assurda
Libertà
Incompiuta!

M

Maniacali
Inferni
Sorseggiano
Uomini,
Rubati ad
Amori
Biascicati
Inesistenti forse,
Latente
Impossibilità.

A
Anarchia
Latente,
Libertà
Umana
Calpestata
Impietosamente,
Nulla,
Assurde
Zone
Invernali
Ormai
Notturni
Inferni.

L

Latente
Impossibilità,
Borioso
Esecrabile e
Repellente
Eremo.

Calore
Ossessivo del
Nulla.
E

Ergastoli,
Repellenti
Ergastoli,
Morenti ed
Inespressivi.

D

Demoniache
Immensità,
Sacre
Allucinazioni,
Ribellioni
Tremanti di
Inferno e
Cielo
Oscurato da
Lacrime
A mezzanotte,
Tormente in
Invernali evanescenze.

Maledetto,
Amore raggelato!

Lontano
Ondeggiare
Gremito di
Inspiegabili
Colpe
Inesistenti.

E

Esclamazione
Recondita e
Gracile,
Amore
Soffocato dalla
Tirannia,
Opaco
Limbo
Immeritato.

T

Terrificanti voci
Oniriche,
Rumoreggiano
Malefiche
Esortazioni di
Negazione e affermazione,
Tagliente,
Eremo! Tu uccidi!

Consacrati,
Olocausti
Nell’inferno della devozione filiale.

T

Tacito
Risveglio,
Assoluto dolore del
Nulla,
Questa
Unica
Infernale
Luce,
Limbo invernale,
Immeritata condanna a morte un tempo.

Sanguinoso
Olocausto alla
Libertà
Intirizzita!

O

Oltretomba in vita
Morente d’amore,
Oscuri presagi e
Glauco
Eremo
Notturno
Esteso tra
Infernali inverni infiniti.

D

Distese
Impossibili
E  devozioni
Tombali,
Roventi
Orpelli rendono
Liriche
Opache e
Gracili,
Innocenza
Esangue.

A

Amore
Nullo?
Grigio ed
Esausto
Lido ormai
Invernale,
Che ti
Hanno fatto
Esile Amore?

Estremo sacrificio,
Devozione sanguinante, la tua!

I
Invernali
Nebbie,
Fradice di
Eremi nel
Rammarico
Notturno,
Amore sgozzato,
Limbo
Innocente!

B
Bambino
Immolato,
Amore
Sepolto in
Cimiteri
Invernali,
Croci su
Amore ormai
Tetro
E livido.
E

Estremo e
Vano
Amore
Notturno,
Esilio
Sordo,
Contrito
Eremo
Nostalgico
Zampillante
Esaurimento.

N

Notti
Ed aurore
Raccapriccianti,
Voli
Ostacolati da
Sepolcri divelti
E penosi ricordi.

E

Esecrabile
Sottile
Sordità,
Esteso
Nulla di
Zone
Ermetiche.

D

Destino
Invernale,
Solitudine
Infinita,
Nulla
Conclamato,
Amore
Notturno
Terribile
Amore notturno e
Tombale...
E  vicina morte.



E

Estremo
Percorso verso il
Patibolo,
Ultima volta,
Ricordi a vicina dipartita,
Epitaffio.

Destino,
Incombente di trapasso.

Scheletro
Onirico
Grida
Nudi presagi
Odorosi di tomba.

T

Terrore,
Remoto,
Amore a mezzanotte
Unica
Morte arcaica,
Incombente di trapasso.

E nulla rimarrà.

T

Tremori e
Rapidi
Amori rubati,
Muffe
Interiori,
Tetro fato
Incombente di trapasso.

I

Incombe
Nera sorte,
Verità
Estrema,
Ricordi,
Nudità
Amorose
Luce spettrale...
Incombe...la ormai defunta promessa alata...





Dom. 17-12-95 H 15:53

“PRELUDIO” E FIGA

 Dom. 17-12-95 h 15:53

Paesaggi del pisello fiorito

Palpebre,
sbattono candidamente.

Sinfonia Pastorale,
Beethoven
lo mette in culo
ad Apollo.

Un pisello
sullo sfondo.

Un pisello
verde di rabbia,
bonaria irruenza.

Un abile flauto
produce un trillo brillante
nelle numerose bocche
di una donna
dal sapore fruttato.

Che idillio!





Lun. 18-12-95 h 10:08

Cazzimbolismo

Il pene
è pene.

Il pene
è dolore
incarnato
in umano cazzo.

Distorsione
della realtà.

Uno specchio
rosa porco
con testa rossa
di infiammato sangue.

L’ombra del suicidio ripulito
è un cazzo contro luce,
meridiana molto parziale...

girasoldipendente
è
pendente gira di solito.





Lun. 18-12-95 h 10:45
Favola


La favola,
per alleggerire,
è la fava volante!

FLAP-FLAP!

Carlo,
direbbe spleeneggiando:
“...quando la terra si muta in umida spelonda
dove LA FAVA come pipistrello
va battendo i muri con la sua timida ala
e picchia la testa su fradici soffitti...”

Un cazzo,
baritonalmente,
cinguetta...

complicato,
è il  rituale del passero...





Mart. 19-12-95 h 24:17

Amore solitario a due piani

Questi versi
sono eiaculati
dalla penna.

E’ solo
masturbazione poetica.

Fame di
vita avvitata...

rimangono macchie spruzzate
sul quaderno.

Pazienza!





Ven. 15-12-95  h 13:10

LIRICHE FERROVIARIE

 Sab. 09-12-95  h 21:31

Sampierdarena-Voltri

Spugne di freddo
in secchi di gente.

Apparenza
di un inesistente tutto...





Lun. 11-12-95  h 11:54

Brignole-Voltri

Morte,
uccide parole d’amore...





Ven. 15-12-95  h 13:50

Voltri-Brignole

E’ una lettura perenne,
questa pioggia
frammista a neve,
è leggere per non guardare
rischiando di essere visti...





Giov. 28-12-95  h 13:45

Voltri-Brignole

Sussurra piano
il  dolore.

Lo struggimento,
silente,
ha guanti di pelle...





Giov. 23-11-95  h  7:39 
(abbandonate sul treno)

Un viaggio

1.

Taccuino estemporaneo.
di sognanti dolcezze.

Lo dono a te.

Petali,
sulla chitarra
delle tue serenate.

Baci appassionati
di fronte
agli occhi
arrugginiti
del tramonto.

Estati,
divenute autunni,
autunni,
divenuti estati.

Amo te.

Dall’alta cima
di treni in partenza...





2.

Solare solitudine,
veloce e lenta
di riflessione.

Il presente ricorda.
Il passato piange.
Il futuro sorride...

Chi sono io?


Un cuore...





Sab. 06-01-96  h 20:24

FRAMMENTI AD OCCHI APERTI

1.

La ma immagine
nello specchio
pensa.

2.

Dai pensieri,
alcune foglie commosse.

3.

Io,
candela rossa
presso il feretro.

4.

Io,
feretro
presso la candela
di carne rossa.

5.

Due lacrime
e sedici denti.

6.

Rosse candele,
consumate.

7.

Dai pensieri,
alcune foglie commosse.

8.

Due lacrime
e sedici denti...

9.

Sedici denti
in catene.


10.

Poesia
nella spazzatura.

11.

Spazza via
ogni altura.

12.

Solo piano.

13.

Morto il forte!
Non più soldati,
non più mura.

Solo rovine.

14.

Rovi nel
tempio sconsacrato.

15.

Sconvolto,
il sacro forte
resta ancora
perenne niente.

16.

Volto immaginato
volto verso il mare
ammarato verso il volto.

17.

Spazza via
ogni altura.

Spazza via
ogni altura.

18.

L’altura
ogni via
spazza.

19.

Solo forte.

20-

Morto il piano!
Non più...
che cosa?

Tutti questi versi
tra le linee
di un pentagramma.

Rantoli tisici
versatili
e parallele
strade.

Asfalto
in una tazzina di caffè.

Catrame
in una sigaretta.

Strade
bevute
e respirate.





Giov. 11-01-96  h  13:27

ALL’OCCHIO DI BUE

Battaglia nasale

Caccola a mano.

Lanciata,
bomba umana
al nasale tritolo.

Su che cosa?
Su ciò
che non  si limita
ad esistere.





Sbronza

Vino bianco,
ai pensieri acquosi.
Troppo acquosi!

Numero uno
litri di bianco,
niente birra scura
prego!

La testa
deve ridere
dal male,
un acuto male
alla pancia...
il vino gonfia
i pensierie
che,
in questo istante
assomigliano maledettamente
a delle stronzate!

Molto sensate,
molto sensate
d’amore decapitato.

La testa,
sul vassoio d’argento,
ride dal male.

Colpa del fegato indigesto.





Bistecca

Mezzo chilo
di me stesso.

Da cucinare al sangue?


NO.





Individualità

Complicate
posizioni verbali.

Kamasutra lessicale.

Mandibole velociste
ritmico
orologio claudicante.





Giov. 21-03-96  h  9:51

AD UNA RAGAZZA SCONOSCIUTA

Cammini davanti a me
orribile nella tua bellezza
minuscola di volgo.

Le tue spalle
quadrate
narrano il cappotto intelligente,
ma solitario
perchè indossato da te.

Mani,
le tue?
Forse anche quelle
copiate da qualche rivista di moda.

Niente di te
in te.

Orribile truccata
bellezza di volgo.

Niente di te
in te.

Esisti?





Ven. 22-01-96 h 14:03

L’ORANGO FURIOSO

L’Orango furioso
di Vico Ludico,
oste dell’Ari,
incatenato al suo
pene acefalo,
grugniva gergo
fuggendo
con una sigaretta
scroccata,
bastoncino fritto
di pesce puzzolente
in zampa a
pollo bollito
slavato da Orango!


Il  solito brodo.





Sab. 23-03-96  h 23:50
LETTERA A NIETZSCHE

Segni
pensieri
annuali.

Ossessioni.

Anima rugosa,
fronte
e
tramonto con chitarre.

Abissi metallici
mani
a e di
cieli grigi
imprecanti.

La più grande bestemmia
è
CREDO IN UN SOLO IO ?
Oppure
CREDO IN UN SOLO DIO ?

Credo
io solo
uno?

Credo
io
uno solo?

Credo
uno solo
io?

Io.

Uno solo.

Credo.

Uno solo.


Calorifero
accarezzato
come cane.

Articolazioni
ricercano amore.





Sab. 30-03-96 h 5:29

STORIA DI UN’EMICRANIA NOTTURNA

Mal di testa
per stomaco impietrito
e cuore
macchiato d’ombra.

Eccesso
a  fame d’amore.

Testa
di male
è ressa
per inedia.

Ennesima conferma
ferma con, dolore.

Sopraggiunge,
finalmente,
la realtà.

Decomposizione.
del male.

E il gallo canta
con campane.

Possibili
le Laudi.

La finestra
ha aperto gli occhi.





Lun. 08-04-96  h 13:49
( In memoria di
 Emilio Patrone
 Michelino Patrone
 Antonio Siri)

REQUIEM

Tombe coetanee.

Vite
che non darà
più vino.

Filari sepolti
nella neve
di una affamata
primavera.

Un sole,
è viandante
con me.

Un sole
fu viandante
con loro.

Ora
con loro
in morte.


Così sia.





Ven. 12-04-96 h 23:03

METALLO

1.
Esigenza espressiva
limitata
per paura
di sofferenze.

Possibile disillusione
e  Led Zeppelin.





Sab. 13-04-96 h 23:39

2.

Pantera.

Ruggiti cantati
e oscurità
e lampioni,
luce sezionata.

E occhi
e nero
e rabbia...per amore.





Sab. 13-04-96 h 23:39

3.

Fanciullo o
fanciulla
nel tempo,
viola profondo
nel settantesimo anno
dim esistenza
di un secolo
mostro
di bellezza
e atrocità.





Merc. 17-04-96 h 23:23

PAPA’

Padre,
tra le mie braccia.

Bambino
piangevi.

Un doloroso
struggimento impotente.

Tuo
e
mio.

Tutto il mio amore
per te,
grande genitore
sofferente.


Amore.





Sab. 20-04-96 h 15:55

STRAFTKOLONIE

Sogno
tra mani
tremanti
su sguardi
colmi di lacrime.

Idee
solcate
d’anni.

Kafka
nella colonia penale
assolto condannato
in AmeriKA.

ItaliKA
Maleur.

E
cavalieri politici
montano
metalmeccanici cavalli.

Sodomie
istituzionali.






Sab. 17-02-96 h 11:28

VANGELI PSICHICI

Passione
(Matteo 27, 3-53)

Religioso
silenzio cantato
per una morte a distanza.

Il mio cranio,
Golgota
in croce.

Divisi
le vesti
tirandole a sorte.

Ma,
giusto che perdessi.

Ogni cosa.

Uccisi
desiderando.

Sei in me,
lettore?





Ven. 23-02-96 H 1:41

Incisione di solitudine

Solitudine
per sempre.

Assordante
il verde.

Affrettare
nell’ameno
respiro gelato
per far prima ritorno
a domestiche
fonti di calore.

Goya,
un’ennesima incisione
un’ultima follia.

Sei in me,
lettore?





Sab. 24-02-96 h 11:11

Allegoria

Dita
chiedono amore
al rubinetto
dell’acqua calda.

Ma esso,
ciecamente,
scotta.

Dita colpevoli
di illusione.

Sei in me,
lettore?





Dom. 25-02-96  h 13:28

Polveri

Trascendente.

Augurio di sventura
e di morte.

Inquadrature
dai lunghi capelli
invecchiate
dalle forbici
e amputate
contro ogni male.

Sei in me,
lettore?





Sab. 27-04-96 h 22:59

Lazzaro

Ironia,
pianto dentale.

Non saggio
indagare
sotto le bende.

Non saggio.

Ogni ferita
deve risanarsi.

dicotomia
sempre incombe.

Occorre
oculatezza.

Sei in me,
lettore?





Merc. 06-03-96 h 24:25

Giuda (ideale tradito)

Onnipresente futuro
in abiti,
leti e pioggia.

Stremato
lontano dentro,
avvicinato esternamente.

Abiura
del colore stetico
e sguardo deflorato
da un rozzo vissuto.

Poi,
in pagamento,
poche monete di stagno.

False.

Sei in me,
lettore?





Giov. 16-05-96 h 24:09

ITINERARIO VIOLA

1.

IO è io
e
io è tu.

Armonia
dell’uno
con
l’UNO universale.





Merc. 22-05-96 h 23:21

2.

Reale.

Essenza
di  IO
armonia sublime
di due mondi
in carne umana.

IO
è
universo a sè.

Non possibile
la non scelta.

Individuale
solitaria
via di comunione.

Ascesi
d’amore esteso,
unica
ardua
strada.





Ven. 26-04-96 h 22:36

UN LASCITO


Internamento con libertà,
nessuna dicotomia peggiore di questa.
Ma,
nel medesimo istante
nessun conflitto
nel conflitto più acceso.

Verità!

Termine radicale
ed errato.

Verità
non verosimile.

Contraddizione?
Come è giusto che sia.
Come è...VERO che sia.

Dolore!

Termine radicale
ma vero.

Un indizio:
ciò che è dissonante
è reale.

Tasti premuti con speranza,
nessuna dicotomia peggiore di questa.
Ma,
nel medesimo istante
esistono collegamenti,
fili tra fili.

Essi portano chiunque
al suo testamento
e a molte iscrizioni
su marmi logori.

Idiota!

La vita inizia
da un cazzo
che vomita
in una donna ansimante!


Dio
è un sottile
burlone!

Grasse risate
alle spalle
di un’umanità
errata come vera.

Un indizio:
ciò che è dissonante
non è reale.

L’esistenza stessa
è dissonante
di realtà ed irrealtà.

Ma,
dove la ragione?

Dove la pazzia?

In entrambe.

Ragione e pazzia
pazzia e ragione.

Verità
libertà
dolore
giustizia
speranza.

Carni morte
cucinate filosoficamente
e divorate crude dal volgo.

Molte mani
si masturbano
in cessi pubblici
con le idee di precursori.

Il genio
è solo fantasiosa pornografia
e i libri
solo fazzoletti    macchiati
di surrogati di risposte esistenti
in una esistenza inesistente
di anime nere
di anime bianche
di processi
di condanne
di assoluzioni
di
di
di.

Di.

Ma.

E’.

Solo.

“Di” cosa?
“Ma” cosa?
“E’ “ cosa?
“Solo” cosa?

Cosa.

“Cosa” cosa?

Nulla esiste esistendo.
Tutto esiste esistendo.

Nulla,
tutto,sinonimi.

Distruzione,
edificazione,
complementari come l’antitesi.

Dio non esiste.
Dio esiste.

Dio,
Dio,
sinonimi.

Una meravigliosa verità
intuita in cessi pubblici.

In mano,
un fazzoletto macchiato.

DI  MORTE.

Dove la ragione?

In ciò che non è codificato
e codificabile.

Il mondo
sovvertito.

La ragione
pazzia!

La ragione
è
pazzia riconosciuta.

Amarezza,
amore oscuro
di sonetti spagnoli
nella brezza
di un dispotico albeggiare.

Io,
ai tuoi occhi,
sono ciò che tu credi che io sia.

Io,
ai miei occhi,
sono ciò che credo di essere.

In realtà non è così.
In realtà è così.
In entrambi i casi.

Realtà!

termine radicale
ed errato.
Un  giusto errore.

Giustizia?
Carne morta.

Errore?
Carne morta.

L’umanità
si nutre
di carogne fumiganti.

L’umano a posto
e
l’umano fuori posto:
L’OMAUN!

Verità
libertà
dolore
giustizia
speranza.

Il dolore
sempre al centro,
sepolto
tra verità
libertà
giustizia
e speranza.

Carne morta?
Carne morta?
Carne morta?

Trinità interrogativa.

Res ligo?

Cosa lego?

Qualcosa.

Lego
con
fili tra fili.

E ancora,
nuovamente,
iscrizioni
su marmi logori.


R.I.P.





Mart. 28-05-96 h 24:15

SOTTOVOCE

L’unica  via,
severa
per me
eremita.


Nessun’altra strada.





Ven. 24-05-96 h 11:40

Preghiera ermetica

Ispirata
appassionata
lode a te
Infinito Bene,
Sommo Bene.

Abbracci
la mia anima
prostrata.

Il sole
tra i rami
della vita.

Nel silenzio
di un fiume
che scorre,
ascolto.


Finalmente.





Mart. 28-05-96 h 13:23

Preghiera ermetica

Un fiore
pare cinguettare.

Germogli d’ali
scossi
da cembali rimbombanti.

Ma l’amore
si è posato
sulla mia spalla destra,
rifugiandomi con Lui
nell’Infinito.





Giov. 30-05-96 h 20:17
(A   J.S.  Bach)

Kothen,
Le suites per orchestra.

Dio
e profumo d’erba falciata.

Sii   benedetto.





Sab. 01-06-96 h 10:44

1970

Smantellamento
tentato
di una casa delle passioni.

Murales
di pace.


Chiamata?





Sab. 01-06-96 h 24:10

1996

Pensiero
casa di passioni
in me.

Scaccio
una mia parte.

Rinnego,
empio,
me stesso elaborato.

Non sorrido
nè piango.

Gelido
come l’amore solitario.

Per non continuare
ad espiare.





Dom. 02-06-96 h 23:40

1970-1996...

Non è più tempo
di giocare.

La vita
è  stata scherzo
quando non lo è stata.

La vita
non è scherzo
quando lo è.

Meditazione
onirica
su questi apparenti enigmi.

Meditazione
o
decisione?

Via intrapresa
di vita.

scelta compiuta.

Volontà...di un poi.





Merc. 05-06-96 h 22:39

Fuggire via
da me stesso.

Impresa impossibile.

Ferita si apre.

Spaccato il mio cuore
per la non vita.

Piango
morto.

Sangue rappreso
imbratta una parete bianca...

posso solo
pronunciare mentalmente
la parola amore!

Amare,
assonanza con Amaro.


Verso l’inconoscibile.





Giov. 17-07-96 h 11:00 ca.

VIAGGIO DI ANIMA ET DI CORPO

Merc. 10-07-96 h 24:33

Solitario per passare il tempo

La sigaretta
mi sta fumando.

Sono senza filtro
in questo istante.

Nelle orecchie,
un polka infiammata.

Bisogno di sonno.

Un giaciglio cardiaco
troppo freddo
e
troppo vuoto
anche stanotte.





Giov. 15-08-96 h 24:49
(Al mio pacchetto di sigarette)

La sega retta

Vado facendomi
una Diana.

Il filtro inserito
in lei.

Vapori di vizio
passano da lei a me
da me a lei.

Cinque minuti
di gustose boccate
e dopo
la spiaccico
nel portacenere
con gli ultimi colpi.

Un giorno di vita
suicida per amore.






Viaggio di anima et di corpo

Nuova linfa,
minimo Kerouac
dito medio al mondo.

Percepite
mute voci
di targhette di plastica
pseudo-spirituali
arroganti d’umiltà.

Il rock
direbbe semplicemente:
“FUCK OFF THE WORLD!”

Tutti al mare
tra un’esistenza piana
e l’altra,
incoscienti
di realtà più vere.

Nessuna domanda
nessun ardore
solo sprezzante indifferenza
suicida.

E’ possibile
un’esistenza di autodistruzione
tra una nascita
una crescita
e una decomposizione:
nessuna domanda
semplificazione
elisione
matematica grossolanità
nero bianco
o bianco  nero
nessuna domanda
nessuna sfumatura.

Continuerà così.





Sab. 03-08-96 h 24:11

Fantasiestucke

Solarità.

Schumann
ascoltato
abbracciando un’anguria
durante la pioggia.

Maestro Raro
odiava sè stesso.





Dom. 04-08-96 h 24:06
 (A  L.V. Beethoven)

Dai campi di biete

Rinchiuso nel silenzio di Hailingenstadt
amavi l’umanità
senza riuscirvi.

La tua sorte
è amore.

Non corrisposto.

Come potrebbe?

Schubert in lacrime.

Anch’io.

Con  te.

L’addio.

L’assenza.


Il ritorno...





Sab. 22-06-96 h 1:45

Dalla pittrice

Minuti quarantacinque,
rachitici
curvi
scorrono
su sfondi verdi
alghe in montagna
fondono dinamiche
i  Pascoli di Verlaine
con il Tasso
in un Torquato.

Beethoven
sonata n.32 op.111.

In Do minore.

Il  senso?


Il senso.





Sab. 09-11-96 h 22:22

EMANCIPAZIONE  DELLE  DISSONANZE

 Sab. 09-11-96 h 22:22

Rapsodia

Diesis
acceresce qualcosa.

Sedia pianistica
miagola vento
di  Novembre
Amore
dolore
do re la
molo
re.

Decomposto qualcosa
su e sotto
freddi marmi autunnali
la pioggia
su una iscrizione.

Non rimarrà nulla
tema di fuga
soggetto cattivo
ostinato
nella testa di melos
DO RE LA
DO LA RE
DO RE DO
LA RE DO
RE LA DO.

Il contrario
in realtà soggettiva
anestetici inefficaci
a un morente.





Lun. 04-10-96 h 24:28

Retrospettiva

L’albero
di fumo
ora nella mia
testa passata, nuvola annuale.

diciassette di vita
diciotto, non trascorsa,
ricordo oppure sì, non vissuta,
ma non voglio pensieri di vita...
retrospettiva:

albero di fumo ora nella mia testa passata
di fumo albero ora nella mia testa passata
ora nella mia di fumo albero testa  passata, nuvola annuale,
testa passata ora nella mia di fumo albero nuvola annuale,

t’amai in contrappunto...

la discesa del tempo
salmone nel millenovecentonovantacinque.

Novantasei,
temporale di rinascita,
ricostruzione affettiva.





Mart. 29-10-96 h 24:33

Archi

Amore, tramonto notturno
passato sole primaverile
e remoto canto
doloroso presagio mortale.





Merc. 16-10-96 h 24:58

Riff

Pronunciate,
scritte e parlate,
infinite volte
niente
tutto
bianco
nero
viola
soli
molti.

Un cimitero del  settecento
dissociazione delle parole
il nodo si scioglie.

Beethoven
ha il catarro.

Vento e acqua
d’intestini pigri
zeta
o
o
il contemporaneo:
Mozart ha la diarrea.

Cazzata!
Che dolore inguinale
si diffonde
a causa dell’urto
con muri borghesi!

Il maiale
è un animale
intelligente.

Per questo
viene macellato.
Vene varicose
cancellate
dal prosciutto.

Un biglietto
per andare a fare
in infiniti culi
bianchi
e
neri.

Ma attenzione alle cazzate!

Fanno male.

Disossate le frasi
dissodate zolle
di solo terreno cerebrale
fanale
fa male.

Debussy
aveva le emorroidi.
Grappoli infernali
peperoncini macinati
e
sassi fecali.

Mahler prostatico.

Beethoven e Kafka
canone bronchiale
a due rantoli dispari.

L’unghia vibra
ancora viva
amputata.

Molto meglio
per l’uom
se fosse
lavanda vaginale.

Il Signor Chilly!

Buonanotte
al sorriso di rugiada
di un bimbo.

Un papà
passeggia
col figlioletto.

Sono
mano nella mano.

Una sigaretta
ha avuto un incidente.

Fortunatamente
è assicurata.

Sai?
Rai?
Bai?

Il formaggio
contadino-industriale
in assenza
assenzio
zio
seta
i
o
o...
verde
sonoro
sonoro
oronos
sputo
spato
pato
PETO!

PRAAA!!!!!!!!

Maleducato!
O...maleducata?

E che...

e...
che.

E’.

Eccetera
eccetera...

Dolore!

Ero lode
Erode

L’Erode
dall’alito pesante...
mangiava bambini morti.

Che schifo
la carne frollata!

Vermi sulla terra
carnalità sociale.
dolore scherzoso
         amore per lo scontrino
languore fiscale
  morte metafisica
alba di quaranta
tremanti arcaici
assensi.
CANE!

Cane
cane
cane
cane
rane
sane?

Anemone
oneroso
S.Martino del Carso
Carso
arso
Tagliaunghie nei fumi
d’alcol jeans
lo zio di Genova
gli E.P.
Pegli alcolico.
Endovena
trasfusione di musica
iniezione idiomatica
Emancipazione delle dissonanze
Costanza suonata
danza del promontorio
costa ligure
il collegamento c’è.

Il?
Collo
e
collegamento...
sul mento!

Cazzata
contro lo spigolo!

Spigola gola
spirito dalmata
cane
cane
cane
cane.
Cane.

Cosa se in
si mi modo
comprende esprimo così
disordinato?

Una più ha
terzina movimenti ragione
in decomposta d’essere due?

La autentica in
vera è forma
vita strutturata informale.

Non una una
è lettura logica
possibile secondo prestabilita.

La autentica nè
vera non deve
vita può essere
ordinata.

Ordine umanità e
non nè neppure
è vita natura.

o
i
a
c
!!
C
a
i
o
!!





Dom. 10-11-96 h 19:34

Lamento

Riposo la mia stanchezza
su violino di Bach.

Pace senza speranza
piango foglie
sono un triste Novembre
oggi.

Abbraccio il Tutto,
vieni con me,
raccolgo ciò che posso salvare
dei miei ricordi
vecchi per gioventù.

Ma oggi
non salverò
ciò che ero.

Forse
il significato
è vita...

ma oggi
non salverò
ciò che eri.

Per questo
rimango,
solo,
triste Novembre...





Lun. 11-11-96  h 14:32

Lamento

Un pettirosso morto
sul ciglio della strada
le nuvole arrabbiate
muggiscono
come i baffi di Stalin.

La farfalla
che passò di qui
ha lasciato
il suo fantasma
su anime
sanate da
naturali cerchi concentrici.

E
guarda ancora
i neri trascorsi
doloranti di violenze.

Un pettirosso morto
sul ciglio della strada...





Merc. 04-12-96 h 24:15

Senza titolo

Ebano
Chopin dalla tecnica schizzinosa
avorio
notte in bianco
come contraddizioni
nauseanti romanticherie
formative.

Spaghetti
non sull’argento pianeggiante.

Imberbe profumo
stillato nello stagno iridato.

Invece
pareti mentali
di calce.





Merc. 11-12-96 h 23:07

Schlafen

Quanto odio
marcito nel mio legno.

Sono esausto
vino
d’uva acerba.





Lun. 03-06-97 h 15:20

GIUGLIOSTOSETTE

Lun. 03-06-97 h 15:20

L’essenza dell’ordito

L’umore del sesso
e ombra sulla pelle accaldata,
il sudore in ogni piega,
l’agitazione crescente
del canto di febbre.

Nell’estate notturna
infinita all’apparire,
i corpi mordono
ogni loro punto di piacere.





Giov. 03-07-97 h 1:16

L’enigma
sotto al tappeto
e chiavi sparse.

Zanzare sulla pelle,
il sangue di cartacce
scarabocchiate
e ora sole.

Perchè vivi,
suono?

Perchè sono vivi
e
vivi perchè sono.

Logiche di penna
ammutinata.





Sab. 05-07-97 h 2:12

Del nulla

Il  mio nome
è Niente
e muovo passi
attraverso il legno
di esistenze legate.

Molte cicale
interpretano l’ossessione
l’ostinato travaglio
l’ultimo sole.


Poche tracce
di  me,
silente.





Giov. 10-07-97 h 20:50

Come vorrei
tu conoscessi il significato
di una penna che scorre sul foglio.

Ma
il suono disarticolato
regna sulla Terra
come binari sull’acqua.

Un mare di cartacce
e un vecchio settantaduenne
dona a te
il suo addio.





Merc. 16-07-97 h 24:10

Stamattina,
il gorilla
nella caffettiera
e l’anello
un’anima innocente.


Cri cri...





Lun. 04-08-97 h 22:00

Nodi di lacrime
e oscure note silenziose
erompono tra le gole
della notte abbandonata.

Nel cuore
un nuovo seme
germoglia.

L’ombra nera
fotografie
e parole strappate a morsi
dall’anima.


Nel cuore
nessuna nube
passa.





(‘89-’96)

POESIE TRASCURATE

Allegoria

Fermo
statico
un batterio
si fa sospingere
insieme a miliardi
di suoi simili
dalla corrente
di un’acqua calma.

Tutto è sospensione ascetica.

Un pittore superiore
ha dipinto questo quadro
con tinte verdi e nere.

Alcune alghe
mettono in risalto
la loro sensualità.

Mosche d’acqua
prendono in giro
tutto questo mondo
irreale ed afono
saltando disordinatamente
e cantando mentalmente
la loro gaiezza.

Ma un pesce
con un guizzo veloce e flessuoso
le divora
riportando quella pace
che così grossolanamente
avevano dissacrata.

Di colpo
un altro attacco
alla pace
viene sferrato
ancora più cruento:
un ciotolo
viene lanciato
nell’acqua
da un bambino
e il caos invade ogni organismo,
ovunque è vero terrore.

Ma quando l’acqua
torna a stagnare
tutto ritorna fermo
finchè la notte
non porta il sonno,
che in questo mondo,
è uguale alla morte.





Ven. 03-12-93 h 22:43

Un paesaggio nostalgico

Antichi fardelli
si sono accumulati
negli anni
e poi
parole di vecchie menti.

Soffiano
gelidi venti
di definitiva sconfitta
forze vitali
si ritorcono
contro piccoli uomini
come fiumi imprigionati
e a causa della loro prigionìa
provocano distruzioni
inimmaginabili.

Cieli limpidi autunnali
leggere brezze
e un vecchio
seduto su una panchina
vede un bambino
di fronte a sè.





Ven. 25-08-95 h 10:45

Un epilogo

Amerò sempre
in qualunque posto andrò.

Il  luogo
nel quale mi trovo ora
è terribile
perchè è in guerra.

Amore contro possesso,
ora uno ora l’altro.

Il lupo ulula alla luna
d’amore, di possesso
di entrambi.

Spengo nel portacenere
minuti,
uno dopo l’altro,
intossicandomi.

La vita non passa mai?

Immobile,
la sento arrivare.


E poi la vedo.





Lun. 13-11-95 h 22:04

L’Apollo bestemmiato

Linee di dolori
 si mescolano ora
a linee di gioie contemporanee.

Penne consumate.

Calore
scioglie
la finta gibbosità
di Leopardi.

Werther
aveva   la pistola
caricata a salve.

O nevrotici truffatori!
Siate maledetti!





Lun. 27-11-95 h 1:07

Il Calvino poetico

1.

Libro sacro
strappato.

soltanto
chiesa del serpente.

Panoramica
su menti slabbrate
di puttana.

Dissacrazione
di sacro e maledetto.

Psicologicamente,
Dracula
dal dentista.

Estrazione
di piccoli e dolci
cani dai lunghi denti...





Mart. 28-22-95 h 12:38

2.

...la città,
oggi,
calma di cronologica
nuvolosità stratificata.

Cacciaviti,
avvitano
nuovi occhi.

Orale grancassa,
masticata
e appiccicata
sotto al banco...





Mart. 28-11-95 h 20:02

3.

...e contorte contorsioni
in pantaloni stretti.

Stritolato,
un fiume di sangue
nell’uomo.

No,
niente di drammatico.

Solo
una prostata visitata
da un dito mostruoso
e dopo,
contorte contorsioni
di una vita
in pantaloni stretti.

Una delle tante,
nulla di accezionale...





Dom. 03-12-95 h 11:03

4.

...sensibile
è
senso della bile.

Rancori occulti
si rispecchiano
in torbide sfere
gravitanti.

E’ una minuscola
casa
al maschile...

frequenti,
le nostre visite
un tempo...





Lun. 04-12-95 h 11:41

5.

...materno e paterno
inconsapevole odio
imbottigliato nel filiale.

Tappi di sughero,
le teste dei bambini.

Inconsapevole,
odio d’annata.

Socrate simbolico,
perchè il passato
ha brindato
stappandoti?





Giov. 07-12-95 h 12:45
 (dal treno)

Principe-Cornigliano

Un vecchio armadio
con cappotto viola,
grigio di testa,
ante sbottonate.

Aria fresca
ai vestiti
accanto ad un vespasiano.

Velocemente,
sguardo cammina
in armonia
con piedi freddi.

Una donna legge
sul treno nel vento...
un treno stampato
su di un depliant
preso a calci
da quattro impiegati
affamati di pausa,
i loro sorrisi
addentano la stanchezza...

un naso gocciola,
rubinetto mal chiuso,
acqua calda,
rovente,
di vita.

E’  poesia questa?

Forse tra cento anni....





Merc. 03-01-96 h 13:40
 (Spiaggia di Voltri)

Percorsi  passati

Il fumo
di una sigaretta finita
corre sulla sabbia.

Vicino,
il flusso e riflusso
del mare.

A metri di distanza
una pancia con la testa,
passeggia.

In me,
un’onda s’agita,
tranquilla
come la fine.





 (gennaio ‘96)

Spleen proletario

Cefalee
a scatole
di latta.

Tormentosi pensieri
a perenne
terzina di dita.

Accento forte
su fradicio
elastico mentale.

Troppi,
i  lavaggi a secco!





 (Gennaio ‘96)

Languore selvaggio

Vulcano
erutta
lava incandescente.

Esplode
nel cielo più profondo.

Colano
bave infuocate
dall’atmosfera dischiusa.

Vulcano
separa prepotentemente
i lembi
dell’aerea
rossa ferita.





 (Gennaio ‘96)

Elegia mortale      

Dolorosa felicità
di un naturale
suicidio.

Morte brindata
in calici
colmi di sangue.

Piovoso avvento
e
viscerali malesseri.

Mal di vivere
cancrizzante.


Involuzione.





Giov. 21-03-96 h 12:44

Primavera

1.

Potere ipnotico
di muro sanguinante
umidità ritmica.

Carne murata,
scavata
da molti inverni
agli sgoccioli.

Occhi
per inerzia.





Giov. 21-03-96 h 1:51

2.

Salice umano
piangente
nel cuore
dell’antica chiesa
mutata di anni
cadenti
capelli e seni.

Ritmo irregolare.

Quattro quarti
tre quarti
quattro quarti.

Cambi di tempo.

Inzuppate modulazioni
come fazzoletti.

Chiesa?





Ven. 07-06-96 h 13:14

I SALMI DELLA FOLLIA

1.

Erosione
macchina d’anima
cuore
in gommapiuma liquefatta
nel ghiaccio
a trenta gradi estivi.

Formica spazzata via!
Spazzata via, formica!
Via!Formica spazzata!

Incrociate
voci di contrappunto variato
ABC
BCA
CAB.

Sfera luminosa
il giorno
sfera oscurata
la notte.

Il mondo metafisico
e Bach,
immortale defunto.

Armonie dicotomiche.





Ven. 07-06-96 h 14:47

2.

Piramidi
gocciolanti
lancette calpestate
chiodi per muro.

Bianco
nero
lampada fulminata,
sordide intonazioni:
diabolus in musica
nel medievale
monocordo contemporaneo.

Spettacoli di limite
abilità manuale
di un occhio spento.

Luce mancante.

Orari
del Threnos.





Ven. 07-06-96 h 15:04

3.

Giuseppe
sconvolto in numeri
tre
un
e gita agl’Inferi
umano poetici.

Uomo di pena,
non basta un’illusione
per il coraggio
di tre pellegrinaggi
nella nebbia.

Fratello nel colore
dolore in quadri.

Giuseppe
e un suo fratello.

Uomo di penna.





Ven. 07-06-96 h 18:19

4.

Botteghe oscure
estive
orario staordinario
notturne luminosità
e stronzi sull’asfalto,
mangia merda
un cane.

Sesso sincopato
umido di camion alcolici,
profilattici resistentissimi
per non concepire la vita
in un modo così lurido.

Mosche ubriache
rosse sul pranzo occasionale
del cane.

Piedi si staccano dal corpo
ballando sbattuti.

Un rivolo d’orina,
da una femmina ritmica
sull’umido letto
di esplorazioni...





Ven. 07-06-96 h 24.00

5.

Portachiavi?

Sveglia trilla
cardellino meccanico,
duetto con rana rauca,
lancio di dadi
stanco azzardo
ardente canino
su sedia con pantaloni cronici.

Libri
colorati d’aperto.

Coltello
diatonico
uccide
una pazzia radiofonica.

Gatti con rana rauca.

Libri
porta chiusa.

Troppe macchine
contro lo sfondo
del quadro uditivo.

Cattiva visibilità
evidente.

Le notti bianche
hanno termine
con Mastroianni
che piange disperato.

Spaventosi rumori
nella notte
di un capello
che cade.

Chi porta le chiavi?





Sab. 08-06-96 h 20:01

6.

Levita
sulla terra
dell’Angelo di roccia.

Il tempio.

Sono un Io?

Sono un Io
fuori del loro corpo?

Giustapposizioni
corrette
di vocaboli
enarmonici?

Portafogli
massacrato
da monete elemosinate
e
assegni
staccati alla vita:
al  Levita!

Loro,
Kinnor scordati
dimentichi
di corde nuove.

No vibrazioni
divertimento guidato
dato giù.

Salmodia responsoriale?

Sicuramente
no salmodia antifonica.

Monodia
nella notte
una eco nel rosso.

Per oggi
un qualcuno D’Io
ha finito
una sigaretta d’uomini.

Vizio
del  Superiore.
Dom. 09-06-96 h 9:15





7.

Lotta!

Per il mio paese mentale,
fotografia realizzata in sogno
attuata osmosi.

Progetto d’invasione
della tangibilità.

Finalità di poi.





Dom. 09-06-96 h 13:27

8.

La colpa
è snaturata maternità.

Violentata violenza.

E
dal nero rosa,
mero,
sgorga
una limpida strada
nella carne
di un amore inesistente
trapassato remoto.





Dom. 09-06-96 h 24:36

9.

Figure retoriche
adagio cantabile centrale
dolcezza
non posso fare a meno
di te.

Invece,
troppo Kafka
è il mondo
e suoni
di corde calpestate.

Vermi!
Perchè fate questo?

Ronzano
macchine lontane
e qualche vespa.

Ore ventiquattro e trentasei.

Decine di secondi
cadono su di me
come farfalle morte.

Seppellendomi.





Lun. 10-06-96 h 13:52

10.

Janet Frame,
dove sei?

Sorella gemella
del lupo della collina,
perchè piramidi
sono paragoni sospiranti
nel profondo
di una terra comune,
scarlatta solitaria capigliatura?

Perchè l’esistenza piana
risponde invariabilmente:
“Pazzia
nevrosi
schizofrenia”?

Malfermo invece,
esitante,
l’accento
dell’idioma
di una terra comune.

Nostra patria.





Giov. 13-06-96 h 24:07

11.

Bambolina impiccata
di legno.

Adiacente
burro cardiaco
congelato.

Cocente riflessione
salvata rima
dalla forca.

Latente pazzia?

Rima
assunzione.

Rime occulte
questi versi.

Alternate
come flusso e riflusso.

Pegno
dell’azzurro.

Corrispondenze...caro Rimbaud.

Fu
una stagione all’Inferno.






Ven. 14-06-96 h 23:29

12.

Volontà di fuga?
No.

Menzogna spudorata!

Scontrini fiscali
oppressi
tra Seneca stupefacente
incenerito.

Intanto
Rapallo
è tedesco-milanese
e scarpe
puzzano
di ormai sudati sogni.





Dom. 16-06-96 h 13:02

13.

La Domenica
dei tre sei.

L’ora
del sei.

Giorno
del dio del male?

Giorno
 del dio del bene?

Il cerchio
si è chiuso.

Inizio
tre più uno più sette.

Inizio.
Sei:la  prova.

Termine.
Undici:due uno.

Vocazioni non percepite.





Dom. 21-07-96 h 24:58

14.

Il male
dentro di me?

E deformazione
di carne.

Paura!

Vergogna
e paura di armi
in croce.

Questo
il mio attimo presente.

Angoscia
di attese indipendenti...

da solo.

Ancora.

Ancora?





Mart. 23-07-96 h 13:25

15.

Un crotalo
sul mio letto!

Vorrà mordermi?

Adrenalina in disco
veleno sul nemico.

Un crotalo sul mio letto!

Sono un serpente a sonagli.

Io
o loro?

Io ho l’oro?





Dom. 15-09-96 h 19:12

PIEMONTE

Pochi alberi
pianure
pianoforti nella bruma futura
poesia
e sogni ormai murati.





Merc. 01-01-97 h 1:23

DEI PASSI SULLA NEVE

(Capodanno ‘97 h 1:23 mart./merc.)

Danno al capo

Un desiderio espresso
nel Burian russo
Faustus Mann
pianeta Giove.

Un fuoco fatuo
è la neve
senza il ritmo lento
del tre.

Bara
è la Terra.

Chi
il caro defunto?





 Mart. 07-01-97 h 2:19

Istante di niente

Sono,
vedendo disinvoltura
successo
banale verseggiare
canto
ciò che logora
come nero ambrato
pensando
nell’inchiostro,
con amore intristito,
al rancore non mio
o alla riva lontana
persa per sempre.

Sono canto pensando
il gelido soffio
che si imprime
sulla pelle indifesa.

Il sole,
bellissimo,
ma inutile oggi.

Ancora una sigaretta.

L’indice
su luride verità.





Ven. 31-01-97 h 1:33

Strada

Papaveri luminosi
con steli metallici
in prati artificiali.

Un ennesimo fiore
a tre colori
gestisce
il sangue del Mondo.

Troppe cellule tumorali.


Metastasi...





Dom. 02-02-97 h 12:32
 (Cimitero di Staglieno)

Alla vecchina delle nocciole

Nonna
dallo scialle
di pietra viva.

Le ciambelle
nelle tue mani gonfie
di lavoro.

Resti presente
anche in morte
all’angolo della strada.

Qualche nocciola
e infinita tenerezza.

Per te
un fiore
e la pace.


Grazie di essere.





Dom. 23-02-97 h 23:35

Lutti

Strada percorsa
in entrata e in uscita.

La nebbia abbraccia
delizie che vibrano
come fonti
alberi
e calde tombe
di spiriti antichi.

Clessidre
colme di ceneri...


Alfa
Omega.





Merc. 12-3-97 h 22:12

E’

Il nero periodico
di come nasce
e di cosa nasce
nell’immensità insensibile
al mistico anfratto
in ogni dove
in similitudini
in consuete risonanze.


Omega...





Lun. 17-03-97 h 23:25

E

Ciò che fu scritto
resta
nel silenzio
ambiguo di paura
e
fragile
come una occulta
nevrosi.

Il bianco degli occhi
uno spettro cartaceo...





Mart. 18-03-97 h 23:35

A

Vestiti
abbandonati
nella magia fossilizzata
l’oscurità
perenne compagna
di solitudine
minima percussione
come vino aromatico
sorseggiato
dalla morte.





Sab. 29-03-97 h 24:48

ALL’UMANITA’

Sab. 29-03-97 h 24:08

Due sole dita
pollice ed indice,
il tuo sangue scorre
come fuoco di foresta
e la carne
dischiusa
assapora aria umida,
prima dell’aria torrida
di ogni giorno.





Mart. 1-04-97 h 24:52

Fuggono via
versi estemporanei
la giornata limpida
di un passato
una tela di ragno
una mano
l’occhio presente
una sabbia.





Mart. 01-04-97 h 1:03

Si è piegato
il punto esclamativo
in biscroma radente,
le tue labbra
spaccate
dal ricordo perenne.





Giov. 03-04-97 h 2:09

Racconta
ciò che è carta
della tua vita
e ciò che è da sempre
fiamma.

Non avrai
dove far scorrere
la penna.





Ven. 04-04-97 h 23:18

Non desideri
più nulla,
come sporco
sul pavimento
e archi
sinonimo
del respirare
inanimato d’esistente.

La mano sulla tempia
il  piede reclinato
scomodamente,
un pianoforte
e murales fittizi,
l’incubo
sei tu
più nulla.


Uguale sei tu.





Ven. 04-04-97 h 24:03

Una ragnatela
in un angolo
della tua mente.

Ha significato
solo per te.

Attendi la mosca,
o la pietra
che la distruggerà.

Non sei
la ragnatela.

Esisti
come lacrima di vetro
fragile
e azzurra.





Merc. 09-04-97 h 23:18

La malattia
lancia sulle carni
vibrazioni e freddezza,
roventi
sul tuo cuore.

Febbri su carta
ancora narrano
la storia dell’albero
estirpato dalla fiamma.

L’angolo
ha significato
solo per te.

Scomodamente.

Esisti
come lacrima di vetro
che fugge via.

Racconta
il tuo silenzio.





Merc. 09-04-97 h 23:49

Affermi
il tuo non essere
la mano sulla sabbia
e il vento sulla mano,
non sei bocca
e affermi
il tuo non essere.

Il paradosso
è la tua carta.





Dom. 13-04-97 h 2:00

Sei fiamma
occhio sinuoso
movimento
come sinfonia perduta
e ingordo masticare
carne sfinita...
come sinTonia perduta.





Mart. 15-04-97 h 24:03

Che cosa scorgi
nell’oscurità
di chi si proclama
sguardo del sole?

Il tuo
non essere
libertà.

Il tuo
non essere,
da sempre.





Ven. 18-04-97 h 24:05

Il tuo mondo
è rima
di dolore.

La storia,
ceneri
di carta.

E tu sei
mondo storia
morte
vita.

Inizia
la tua strada...





Sab. 26-04-97 h 24:18

Calpesta
la fredda pioggia
universale.

Sei sangue di petali
e tu non lo sai.





Giov. 08-05-97 h 24:36

Ricerca
la tua paura
dell’acqua limpida.

I cristalli
fuggono via
come versi estemporanei.

Non sei
la ragnatela.





PAPA’

Lun.06/04/1998 h 19:00
  Dom. 06/04/1986 h 18:00

Ven. 10/04/98 h 23:28

Sei Aprile novantotto ore diciannove

Il dolore
mostra il volto
rigato di sangue morto.

La terra intona
un gelido abbraccio
e attende vermi voraci.

Una musica
si decompone
in incubi piovosi.

Niente più esiste
tranne una rosa rossa...





 Dom. 12/04/98 h 24:49

Nasce
ciò che
non fu più.

Alfa.

Sei ancora
la vita.





 Giov. 16/04/98 h 3:46

Siamo
anime impaurite.

La Morte
ha lasciato
il suo terribile odore
di fiori marciti.

Incubo evanescente.





Ven. 17/04/98 h 10:19

Restiamo
nel vivere d’amore
di coloro
che ancora sono.

Alfa...





Mart. 21/04/98 h 24:09

In viaggio sul fiume con te

A fatica
la mano afferra
il quaderno
e la penna.

Stremato dal vuoto
e dal silenzio
di quiete defunta
scrivo.
Come descrivere il nulla?

Un metro di terra
cela nel suo buio
l’eternità.

Papà
solo così
posso definire
il mio nulla presente.

Incubo evanescente,
un amore
che non è più.

Non sei più.

Tuttavia
non riesco a comprendere
le mie parole.

Le tue invece
sono chiare
in me.

Tenerezza  e
dolci  raccomandazioni.

Grazie per sempre...





Merc. 12-08-08 h 24:59

LE VOCI DEI MURI

Merc. 12-08-98 h 24:59

Non

Non serve a nulla
scrivere
di tempo
ritorni
e oscurità celate

non esistono più
i tempi del ritorno
e delle mosche nere

non ci sono più
punti
nè libri
nè strade

esiste
una falena?

Non esiste
la notte

non il giorno

non una negazione
della fine





Dom. 16-08-98 h 1:02

Dopo una morte

Non vorrei
dormire
la notte

vorrei restare
lontano
da tutto ciò
che è uomo

il giorno
è
non più parole
ma occhi,
segnati dall’oscurità solare.





Merc. 23-04-98 h 24:14

Cammina
lungo il bordo
e lo attraversa

rigenera un’esistenza
alterata
da molte dita allo specchio
e molti suoni
vibrano come lame
attraverso la carne

verso il sangue
di un lamento





Giov. 15-10-98 h 23:07
(Vara Superiore)

E’ innegabile
il rantolo dell’Omega
nel ruggito sordo
del fuoco
che nasce da innumerevoli
diatribe di ragni vegliardi

il gelido tocco
del ghiaccio sull’avorio
si fa sentire
nell’oblio dell’autunno.

La luce scorre lenta come nebbia
e si dipana
nell’orizzonte
di uno sguardo.





Febbraio ‘99

I lamenti di un cuore spezzato
sono imprigionati
in una scatola
di cartone verde
e ascoltano
il rumore di camion
dai colori scuri
e mari come il sole estivo.

Un volto,
sfregiato dal peso
di una terra consacrata,
pronuncia piano,
e sempre,
parole d’amore.

I sogni
vivono e muoiono
nell’indifferenza
di un acquitrino
e l’ombrello
si abbandona triste
alla pioggia.
Non è più tempo
di esclamazioni
nè di urla
nè di azioni.
Il cammino
è lento
come la danza
 di un crisantemo
sfiorato dal vento.
E...




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